Seat Leon: l’approccio evolutivo
Come avvenuto per la Golf è stato deciso un approccio evolutivo ‘limitato’ per ciò che riguarda il design esterno, con un look che sarà volutamente simile alla generazione attuale.
Più radicale il cambiamento all’interno, sarà tecnologicamente avanzato e molto somigliante a quello dell’ultima Golf. Molti pulsanti spariranno facendo spazio ad un nuovo sistema di infotainment che incorpora il controllo vocale e quello gestuale di livello avanzato. Questa specifica modifica dell’architettura MQB è stata studiata per rendere la struttura dell’auto più rigida e per dare una sensazione di guida più sportiva rispetto alle altre segmento C del Gruppo Volkswagen.
Seat Leon: le nuove motorizzazioni
Le motorizzazioni sono tutte Made in Germany. Alcune varianti avranno in dotazione MHEV, che grazie al sistema a 48 Volt riduce il consumo di carburante e le emissioni di circa il 10%. Seat ha anche confermato che la prossima gamma includerà anche una Leon ibrida plug-in, equipaggiata con lo stesso motore della versione ibrida plug-in non GTE dell’ultima Golf.
Versioni a disposizione:
– 1.0 TSI 3 cilindri turbo benzina da 95 e 115 Cv;
– 1.5 TSI Evo (MHEV) da 130 e150 Cv;
– 1.4 TSI Plug-in da 204 Cv (disponibile nella prossima gamma);
– 1.4 TSI abbinato ad un’unità ibrida da 245 Cv (Cupra);
– 2.0 TDI 115 Cv;
– 2.0 TDI 150 Cv.
Versione “R”? Non resta che attendere!
Voci di settore affermano che Cupra stia sviluppando una versione più potente denominata “R” che avrà in dotazione lo stesso motore turbo 2.0 benzina a quattro cilindri della Volkswagen Golf 8 R. In questo caso la potenza attesa è di oltre 300 CV con l’accellerazione 0-100 coperta in meno di cinque secondi.