Il confronto regala un verdetto sorprendente: l’elettrico inquina più del diesel.
Guidare una Tesla Model 3 ha un impatto maggiormente negativo, in termini di emissioni di CO2, rispetto ad una vettura turbodiesel di analoghe dimensioni.
L’indagine AutoPlus:
Almeno secondo quanto riporta il magazine AutoPlus che ha rinnovato uno studio pubblicato alcuni mesi fa(2019) dall’ente di ricerca IFO.
È evidente che un’auto elettrica non inquini durante il suo utilizzo e ovviamente non lo fa con il motore, anche se freni e pneumatici producono comunque polveri e residui nell’aria. Quindi per misurare l’inquinamento totale del veicolo si deve calcolare anche la fonte che alimenta le batterie e che munisce il motore d’energia.
Il calcolo:
In Germania, sebbene la produzione totale annua di elettricità provenga al 35,6% da fonti rinnovabili e al 52,6% da combustibili fossili, il ciclo vitale di una Tesla Model 3 produce (sempre secondo IFO) fra 156 e 181 g/km di CO2, contro i 141 g/km di una Mercedes C220d. Il calcolo è stato fatto assumendo per la produzione tedesca di energia elettrica un fattore di emissione di CO2 medio di 0,55 kg/kWh, da cui risulta che il fabbisogno energetico di 15 kWh per 100 km della Tesla Model 3 comporta alla fonte 83 g/km di CO2 nel mix attuale tedesco.
Il quadro europeo:
IFO precisa anche che secondo i dati l’Agenzia Europea dell’Ambiente (2019), la quantità delle emissioni di CO2 per la produzione di energia elettrica è approssimativamente di:
– 0,100 kg/kWh in Francia;
– 0,55 kg/kWh in Germania;
– 0,7 kg/kWh in Polonia;
– 0,6 kg/kWh in Spagna;
– 0,5 kg/kWh nel Regno Unito;
– 0,4 kg/kWh in Italia;
– 0,2 kg/kWh in Svezia.
Inquinamento: Metano vs Elettrico, chi la spunta?
Lo studio prende in considerazione anche i motori a gas naturale (metano) che nel segmento da considerare per il confronto tra la Tesla e la Mercedes comportano emissioni di 99 g/km di CO2. Anche nel caso più favorevole di basse emissioni di CO2 nel ciclo vita delle batterie, le emissioni dell’auto elettrica risultano comunque superiori del 58%. Pertanto – conclude l’indagine – il motore a combustione interna alimentato a metano è una fonte di propulsione senza rivali in termini di emissioni di CO2 e batte tutte le altre alternative.